|
la creazione del mondo - il mondo delle apparenze
Egli (l'uomo) non può considerare la possibilità che CIO' che è sempre stato eternamente presente,
non ha bisogno di una forma - visibile o invisibile, materiale o immateriale - per esser presente - poichè
egli non può rinunciare ad un 'io', all'idea cioè di un entità separata.
Il suo istinto di eterna presenza è giusto, ma il suo intelletto non può lasciar perdere il riflesso
condizionato di personalizzare questo principio eterno. Il risultato è che egli vede il principio eterno
come un 'io', che lascia il corpo esistente al momento della morte, ma che contiunua la sua esistenza fenomenica
altrove.
Ramesh Balsekar
Potete osservare una cosa detta 'io'? Sfugge. Osservatelo ora e ditemi. Come lo guardate? E cos'è la cosa
che sta guardando ciò che chiamate 'io'? Ecco il nocciolo della questione.: quello che sta guardando ciò
che chiamate 'io' è ..l''io'. Sta creando un'illusoria divisione di se stesso, in soggetto e oggetto, ed
è grazie a questa divisione che continua. ...Ed è interessato solo a continuare così.. Finchè
vorrete capire questo 'io' o cambiarlo in qualcosa di spirituale, o santo....continuerà. Se lo lasciate
in pace, non c'è più, se n'è andato.
U.G.
Egli(l'uomo) non può considerare la possibilità che CIÒ che è sempre stato eternamente
presente, non ha bisogno di una forma - visibile o invisibile, materiale o immateriale - per esser presente - poichè
egli non può rinunciare ad un 'io', all'idea cioè di un entità separata.
Il suo istinto di eterna presenza è giusto, ma il suo intelletto non può lasciar perdere il riflesso
condizionato di personalizzare questo principio eterno. Il risultato è che egli vede il principio eterno
come un 'io', che lascia il corpo esistente al momento della morte, ma che contiunua la sua esistenza fenomenica
altrove.
Ramesh Balsekar
Il nostro mondo è 'costruito' dalle parole..dai nostri credo culturali. Ciò che chiamiamo realtà
è imparata.
Michael Talbot
Storia sufi -
Vi è un banchetto in onore del re. Tanti invitati sono riuniti, ognuno seduto secondo il suo rango. Vi è
un solo posto libero per l'arrivo del re. Un discepolo sufi, vestito di stracci, entra e si siede sulla sedia destinata
al re. Il primo ministro è indignato, e avvicinandosi al sufi gli chiede:
' Come osi sederti sulla sedia riservata al re? Sei un importante ministro?
Sufi: No, non sono un importante ministro, ma molto di più.
Primo ministro: Sei il re?
Sufi: No, non sono il re. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei il Profeta?
Sufi: No, non sono il profeta. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei Dio?
Sufi: No, no sono Dio. Sono molto più importante.
P.M.: (indignato) Come puoi dire questo? Non vi è nulla di più di Dio.
Sufi: Sono quel 'Nulla'.
Nella Bhagavadgita...il Signore Krishna, menziona chiaramente il "nulla" ( situata prima del sorgere
della coscienza, simultanea al concetto di spazio-tempo, e la conseguente manifestazione fenomenica) come la vera
natura dell'uomo, benchè il "nulla" sia in realtà la pienezza della totalità nello
stato noumenale. Ma nella Sua ..compassione per l'individuo che invano cerca di concepire l'inconcepibile, il Signore
Krishna è pronto al compromesso di trattare con l'individuo nel contesto della fenomenalità concettuale
COME SE l'individua esistesse.
Ramesh Balsekar
Parlo con tutte le lingue e ascolto con tutte le orecchie.
Strano, non ho tuttavia nè lingua nè orecchie.
Iraqui
...Considera questo.Guarda la tua mano. Ora guarda alla luce che proviene dalla lampada vicino a te. E al cane
che riposa ai tuoi piedi. Tu non sei fatto solo di quelle stesse cose. Tu sei la stessa cosa. Un'unica cosa.
M. Talbot
D: Che cos'è il Sè inferiore? E quello superiore?
R: Nel Sè non cè nè superiore nè inferiore.
Papaji
D: Molti credono a un 'ego sano'. Una persona con un 'ego sano' può aver fiducia in se stesso, essere conscio
del proprio valore e limiti...ecc. Esiste dunque un 'ego sano'? E può portarci all'Illuminazione?
R: Una persona che ha fiducia e stima di sè (quello che gli psicologi occidentali chiamano un 'ego sano')
non è più vicino alla libertà di un altro. Questo tipo di persona sente che è felice
e non ha bisogno di cambiamenti nella sua vita. Una persona che ha capito che è il suo ego a procurargli
i problemi, sentirà più facilmente il bisogno di cercare una soluzione. Non esiste un ego sano quanto
non esiste una malattia sana. L'ego non può portare alla libertà, può solo impedirla. L'ego
e la libertà non possono coesistere. Quando l'ego sparisce, la libertà lo sostituisce.
Papaji
L'anima trova la sua felicità nella percezione di sè.
Eckhart
Libero arbitrio e determinismo
D: Nella mia vita, tutto - il momento e il modo in cui morirò - è determinato in precedenza?
R: Tutte le attività del corpo sono predeterminate. La sola libertà che possiedi è quella
di non identificarti col corpo che esegue le azioni. L'illuminazione non avviene nel tempo. Avviene quando il tempo
si ferma.
Papaji
....'Il termine 'osservatore' dovrebbe essere sostituito dal termine 'partecipante'. Questa sostituzione potrebbe
indicare il ruolo radicalmente nuovo della coscienza nella fisica....la realtà soggettiva e oggettiva in
un certo senso si creano l'un l'altra....E' possibile che l'universo in uno strano senso sia 'portato alla luce'
dalla partecipazione di quelli che partecipano?'
John Wheeler
L'"Io sono " stesso è Dio. La ricerca stessa è Dio. Mentre cerchi scopri che non sei nè
il corpo nè la mente, ma l'amore del sè in te per il sè in tutto. Le due cose sono una sola.
La coscienza in te e la coscienza in me, apparentemente due, sono in realtà una sola, cercano l'unità
e questo è amore.
Nisargadatta Maharaj